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Regione Piemonte - COORDINAMENTO TECNICO REGIONALE DIPENDENZE (CTRG) - Gruppo LEA RdD/LdR – LIVELLI ESSENZIALI della Riduzione del Danno / Limitazione dei Rischi (RdD/LdR)
Premessa:
Gli interventi di Riduzione del Danno / Limitazione dei Rischi (RdD/LdR) in ambito sanitario rispetto ai consumi e agli abusi di sostanze psicoattive e alle dipendenze patologiche. Gli interventi di riduzione del danno in Italia risalgono ai primi anni ’90, annoverano ormai più di 25 anni di operatività, e sono diventati pratica validata e consolidata. Gli ultimi indirizzi orientativi di riferimento per gli operatori dei servizi socio-sanitari risalgono alle Linee guida elaborate nel 2000 dal Ministero della Salute (allora Ministero della sanità) e successivo aggiornamento del 2008 (a cura del Comitato scientifico presso il Ministero Affari sociali), ed al Piano d’azione nazionale 2008- 2012 del Ministero” Affari sociali”. Il recente DCPM del 12 gennaio 2017 pubblicato in G.U. Serie Generale , n. 65 del 18 marzo 2017, relativo all’aggiornamento che viene richiesto rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.),include (art. 28, lettera K) gli interventi di RdD/LdR. L’obiettivo della definizione dei L.E.A. della RdD/LdR consiste nell’acquisire una uniformità di prestazioni (regionali e nazionali), superando le differenze e disparità di interventi che non dipendono dalla diversità dei bisogni dei differenti contesti, ma dall’omissione di interventi necessari ed indispensabili. Nel suo evolversi nel tempo, dal contrasto alle overdosi e all’epidemia di HIV innestatasi sul consumo per via endovenosa delle persone tossicodipendenti, fino ad oggi, la RdD/LdR si è prima imposta come “quarto pilastro” ( affiancandosi alla repressione del narcotraffico, alla prevenzione e alla cura-riabilitazione) assumendo progressivamente rilievo nelle Raccomandazioni degli indirizzi dell’ Unione europea agli Stati membri in tema di interventi sulle droghe (cfr. Raccomandazione Consiglio d’Europa, giugno 2003, Strategia e Piani d’Azione europei); in seguito la RdD/LdR. si è affermata come approccio e principio ispiratore delle politiche complessive di governo dei territori, in particolare le aree metropolitane, con l’obiettivo di coniugare con modalità sinergiche una complessità di azioni strategiche condotte da agenzie diverse ma convergenti sugli obiettivi di sanità pubblica e di sicurezza urbana.
Secondo EMCCDA e Harm Reduction International (HRI) si definisce la RdD/LdR come “Un insieme di politiche, programmi e interventi mirati a ridurre le conseguenze negative del consumo di droghe, legali e illegali, sul piano della salute, sociale ed economico, per i singoli, le comunità e la società, fortemente inserita negli ambiti della sanità pubblica e dei diritti umani”.
Gli interventi di RdD/LdR si caratterizzano per il loro marcato pragmatismo, per il ruolo di centralità conferito alle persone coinvolte ed alle loro competenze di autoprotezione e responsabilità, per la valorizzazione del contesto sociale come fattore di contenimento dei rischi. Essi si integrano, e sono interconnessi, sia con gli interventi di cura che di prevenzione. Per quanto concerne il trattamento, il lavoro delle Unità di strada e dei drop-in funge spesso da “ponte” nel raccogliere la motivazione e sostenere l’accesso a programmi riabilitativi, fornendo un contributo iniziale alla modificazione degli stili di vita. Rispetto all’ampio arco degli interventi di prevenzione, tutte le azioni di outreach, proiettate nelle diverse realtà territoriali, costituiscono una inevitabile componente all’interno di un articolato continuum di azioni. Il mutamento del mercato delle sostanze psicoattive (non solo NPS tramite internet), e delle modalità e degli stili di consumo, richiedono un periodico aggiornamento degli interventi di RdD/LdR e una continua attività di ricerca.
Per quanto riguarda sia la riduzione dei danni correlati all’uso di sostanze psicoattive che le iniziative di limitazione dei rischi viene privilegiato “l’approccio di combinazione” (combination intervention) degli interventi (secondo l’EMCDDA, nella RdD/LdR, la combinazione integrata di più servizi e prestazioni che concorrono a una maggior efficacia dei risultati rispetto a un dato obiettivo)1. La RdD/LdR si realizza pertanto attraverso l’associazione di più interventi combinati:
- Tramite la trasmissione di corrette informazioni sui rischi connessi all’assunzione delle diverse sostanze psicoattive, l’obiettivo è di accrescere, individualmente e in gruppo, le conoscenze dei fruitori e stimolare scelte consapevoli e responsabili.
- Tramite le azioni di counselling, con modalità tipicamente informali, ad ogni intervento di riduzione del danno e di limitazione dei rischi, si individualizza l’approccio più efficace nei confronti delle differenti soggettività e dei diversi riferimenti culturali dei consumatori.
- Tramite il coinvolgimento e la valorizzazione delle competenze dei consumatori che possono essere utilmente ingaggiati anche nel supporto tra pari.
- Tramite la messa a disposizione di presidi sanitari (es. siringhe sterili, profilattici, naloxone…)
- Tramite la costituzione di servizi predisposti (es. Drop in, Unità di strada...) e la definizione di funzioni e prestazioni mirate RdD/LdR all’interno del sistema dei servizi preposto alla cura delle dipendenze patologiche, che fa capo al Dipartimento per le Dipendenze.
- Tramite il collegamento e l’integrazione con gli interventi di altre istituzioni e servizi, in primo luogo dei servizi sociali e per gli adulti in difficoltà.
- Tramite il costante coordinamento, verifica e ridefinizione degli interventi, che richiedono l’aggiornamento e la formazione continua degli operatori